Sea Adventure associazione gommonautica sportiva dilettantistica
affiliata al C.S.I. (Centro Sportivo Italiano)

Il Santuario Pelagos è nato per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo ed è un'area marina protetta compresa nel territorio francese, monegasco e italiano. L'area è stata istituita con il contributo scientifico dell'Istituto Tethys e grazie alla collaborazione dei tre paesi nella quale il Santuario è compreso: Francia (Costa Azzurra e Corsica), Principato di Monaco e Italia (Liguria, Toscana e nord della Sardegna). Una serie di studi ha rilevato che in questa zona del mar Mediterraneo vi è una massiccia concentrazione di cetacei, grazie soprattutto alla ricchezza di cibo. I mammiferi marini sono rappresentati da dodici specie, tra cui la balenottera comune (Balaenoptera physalus) il secondo animale più grande al mondo, secondo solo alla balenottera azzurra...

Domenica 20 Maggio 1° tappa: alle 09.00 il BWA 22 GTO spinto da un nuovissimo Honda BF 150 Vtec che monta un'elica da 14”3/4 x 18” lascia le banchine de Il Pontile di Genova Pegli con rotta sulla Costa Azzurra; ieri Giovanni Micheli, titolare della Jewel Marine di Pescate (CO) ha portato il gommone alla Cecar Nautica di Genova dove è stato varato e condotto al Pontile. Stamattina il golfo di Voltri è spazzato da un fresco vento da nord che alza un’onda fastidiosa che limita la nostra velocità a 16/18 nodi. La tappa di oggi prevede l’arrivo in Costa Azzurra ma vento e mare pare la pensino diversamente; ovviamente ai comandi c’è Giovanni 2, plurititolato campione di velocità, ha vinto tra l’altro campionati italiani, europei ed un mondiale, ed è un vero piacere navigare con una persona innamorata del mare quanto me. Navighiamo non lontani dalla costa per mostrare al mio compagno le bellezze locali quali l’isola di Bergeggi, la baia dei Saraceni, il pittoresco borgo di Varigotti e l’isola di Gallinara ma il tempo passa inesorabile e il mio compagno deve rientrare a Genova per recuperare auto e carrello per cui ci fermiamo ad Imperia da dove prenderà il treno per Genova mentre io tornerò indietro di qualche miglio per passare la notte a Diano Marina, un luogo che mi riporta ai tempi delle mie prime scorribande marine.

Lunedì 21/05: oggi lascio il porticciolo di Diano Marina con il mare che spinge da poppa con onde anche importanti ma non tanto da impensierire l’accoppiata BWA/Honda, anche se ogni tanto devo alleggerire la manetta dell'acceleratore per non infilarmi nelle cavità più profonde. Breve sosta al Marina degli Aregai per il primo rifornimento in acqua, così all’arrivo potrò conteggiare i consumi in modo corretto. Cielo e mare hanno lo stesso colore grigio ed ogni tanto arriva anche qualche groppo di vento con conseguente spruzzata di pioggia, ma tagliare il golfo di St. Tropez con il mare che ti spinge verso l’agognata meta è qualcosa che non si potrebbe avere neanche con la Mastercard. Arrivo a Cavalaire sur Mer alle 14,00, il distributore è chiuso ma basta inserire la carta nella bocchetta Bancomat et voilà, les jeux son fait. L’unico intervento tecnico riguarda la manetta dell’acceleratore che decelera con troppa facilità ma per ovviare all'inconveniente basta un semplice cacciavite a taglio; i conti carburante dicono che sto navigando al ritmo di 1.3 miglia a litro, una performance notevolissima.

Martedì 22/05: se il buongiorno si vede dal mattino, oggi non sembra promettere niente di buono; il cielo è plumbeo e gonfio di nuvoloni neri, ed il mare presenta un’onda di un metro proprio sulla prua del BWA; se poi vogliamo aggiungerci che questa è una delle tappe più impegnative, ecco pronto il quadro della situazione. Per la verità il meteo diceva tutt’altro ma visti i tempi di grande instabilità meteorologica non posso neanche stupirmi troppo; forse sarebbe meglio aspettare tempi migliori ma cosa sarebbe la vita senza qualche rischio, in questo caso l’importante è avere un’imbarcazione perfettamente a punto, un motore affidabile ed essere coscienti della propria esperienza, poca o tanta che sia. Ci sono volute 70 miglia di lotta prima che il mare mollasse, il tutto sotto una pioggerella persistente ma, alla fine, a Calvi ci sono arrivato; il bottino di oggi, quattro branchi di delfini e tre pesci luna che sonnecchiavano in superficie. Anche nella bellissima cittadella di Calvi piove, ma cosa importa, come dice Rossella O'Hara ne Via col vento, domani sarà un altro giorno…

Mercoledì 23/05: la partenza da Calvi avviene verso le 09.00 in una splendida mattinata dai colori nitidi e luminosi; la velocità è bassa perché voglio godermi il passaggio della Punta Revellata, poi abbasso la manetta e punto dritto sul Parco Naturale della Scandola. Oggi tutto sa di poesia perché navigare lungo queste coste rocciose ma ricchissime di macchia mediterranea spinti da un'onda lieve al giardinetto apre il cuore tanto che ti trovi ad aver paura che possa scoppiare. Questa giornata è davvero magica e le foto forse riescono a darne una seppur sbiadita testimonianza. Alle 13.00 entro nella profonda rada di Ajaccio, è la mia prima volta nella città natale di Napoleone, dove trovo due porti praticamente attaccati l'uno all'altro; scelgo il primo, Porto Tino Rossi ed è la scelta giusta. I turisti in giro sono tantissimi ed i prezzi decisamente alti. Per la parte tecnica devo dire che ieri per percorrere le 105 miglia da Cavalaire sur Mer a Calvi ci sono voluti solo 88 lt di benzina, come a dire che con quel mare il binomio BWA/Honda ha percorso 1.2 miglia con 1 litro, gran risultato davvero.

Giovedì 24/05: non sono convinto su ciò che troverò nell'aldilà ma se davvero c'è un paradiso spero tanto sia come quello che sto vivendo in questi ultimi giorni; ieri bellezze naturali da mozzafiato, oggi il mare aperto che aiuta i pensieri a prendere il volo, infatti, le cazzate più grandi della mia vita sono state partorite in momenti come questo... Scendo lungo la costa ovest dell'Asinara perchè arrivare a Stintino senza passare dal passo dei Fornelli è come succhiare una caramella senza togliere la carta. All’arrivo tutti gentilissimi, finalmente un buon hotel, il Silvestrino, ad un costo umano, ieri ad Ajaccio ho pagato €129.00 x una notte, poi l'ormeggio offerto dal Presidente Senes. Tecnica: il distributore apre dalle 09.00 alle 12.00 quindi niente pieno e niente conti dei consumi sino a domani; un plauso alla BWA perchè sul gommone non si sono "ancora" rotte le plancette e non si è "ancora" allentato il rollbar, davvero bravi. Sul motore poco da dire, giri la chiave e parte, abbassi la manetta e spinge come una bestia, consuma pure poco, cosa gli si può chiedere di più...

Venerdì 25/05: oggi partenza per Cannigione; causa benzina non riesco a partire prima delle nove e mezza ma poco male visto che la tappa sarà di soli 65 miglia ed il mare pare voglia favorirmi anche se le ultime miglia nelle Bocche di Bonifacio diventano un po' allegre ma non tanto da farci passare l'appetito. L’ingresso nell’arcipelago della Maddalena va fatto prestando sempre molta attenzione a scogli e scoglietti che affiorano un po’ ovunque e navigando controluce ci vuole un attimo a passarci troppo vicini. Consueta festosa accoglienza ai pontili Albatros dove trovo Marco Giacobbe e l’ormai consolidato gruppo di amici capitanati dall’Aldo ed Emanuele che ne sono i titolari. E proprio al magico Albatros riesco ad attingere informazioni sul canyon di Caprera, mitico punto di passaggio delle balene; le indagini per poter scoprire cosa si cela dietro quella che sembra essere una leggenda marinara si mescolano alla visione dei bolidi che partecipano al Campionato Italiano Offshore che si svolge in quel di Porto Rotondo. La tecnica: I consumi dicono 152 lt x 196 miglia, come a dire che continuo a consumare un litro di carburante per percorrere 1.3 miglia, il tutto con gran gaudio della mia carta di credito...

Lunedì 28/05: stamattina si parte alla ricerca di una sirena che sbuffa acqua verso il cielo e per trovarla devo navigare sin sopra al canyon di Caprera dove, pare, passi spesso. Dopo meno di un'ora mi sarei accontentato anche di una balenottera "comune", che poi tanto comune non dev’essere se arriva alla lunghezza di ben 28 metri, ma niente!!! E non è finita, all'improvviso lo Scirocco inizia a farsi sentire deciso ed in pochi minuti il mare diventa bianco ovunque e farmi sorprendere da una sciroccata qui in mezzo non è certo una delle mie massime aspirazioni, quindi, rapido stivaggio della Canon, a seguire GoTo del Raymarine su Solenzara, mancano 34 miglia, e partenza come se avessi il diavolo alle calcagna... Per non farmi mancare nulla mi arriva addosso anche un acquazzone che non mi lascia il tempo di indossare la cerata, onde per cui, bagno totale... Le prime 23 miglia me le gioco a mò di Endurance poi quando ne mancano ancora 11 il mare inizia a calare probabilmente perchè sono entrato nel cono di protezione delle due isole e così posso infilarmi nel porto di Solenzara bagnato come un pulcino ma tutto sommato in ottime condizioni. E domani ci si riprova...

Martedì 29/05: oggi il cielo è sereno e vento e mare sono buonissimi; dopo la buca di ieri spero in una giornata positiva; la meta di oggi è Marciana Marina (isola d'Elba) sono circa 70 miglia in linea retta e poco prima di arrivare a metà della traversata incrocio un piccolo branco di delfini a cui riesco a scattare qualche foto. A questo punto il morale si alza di almeno un paio di punti ma una decina di miglia più avanti ecco che arriva la vera sorpresa della giornata sotto forma di una placida tartaruga. Alle 12.00 entro nel porto di Marciana Marina dove sosterò un paio di giorni in attesa che arrivino i soci del Maverick Nauticlub con i quali ho appuntamento in quel dell'Argentario; intanto stasera inizio a festeggiare per conto mio al ristorante del Circolo della Vela, dove sono ormeggiato, con un otiimo risotto al nero di seppia che credo di essermi ampiamente meritato.

Venerdì 01/06: la sosta a Marciana mi ha consentito di seguire i preparativi sul set della fiction de I gialli del Bar Lume, che sono tratti dai brillanti racconti del giallista nostrano Marco Malvaldi; ora però è giunta l'ora di riprendere il mare con rotta su Talamone dove stanno arrivando gli amici del Maverick Nauticlub di Padova per una tre giorni di navigate ed allegria. Ho scelto la rotta che prevede l'aggiramento del lato ovest dell'Elba, poi, GoTo sul golfo di Talamone che raggiungo poco prima di mezzogiorno, giusto in tempo per salutare l'amico Ultimo Cecconata alle cui boe il guerriero BWA riposerà sino a Domenica mattina.

Domenica 03/06: dopo due giorni di navigate, bevute e tanto divertimento, oggi lascio gli amici del Maverick e del Club Alazzurra di Modena che ringrazio per avermi donato il guidone sociale ed il berretto del club. La rotta è su Macinaggio (Corsica); sono le 11.30 e mi trovo a 25 miglia dalla meta quando, sul lato di dritta, scorgo l'inconfondibile colore giallo della Sardinia Ferries che scende verso la Sardegna; sono sempre stato affascinato da questi bestioni del mare che paiono non muoversi mentre invece ti si avvicinano a oltre 20 nodi. Terminata l'ipnosi navale, giro lo sguardo in tondo e... la vedo!!! Beh, ad essere sinceri la intravedo perché è piuttosto lontana, ma non c'e dubbio, è lei! Mi avvicino con cautela e riesco a scattare un paio di immagini prima che la signora o signorina si inabissi e sparisca dalla mia vista; come si dice in questi casi, un contatto breve ma intenso... Alle 12.30 entro nel porto di Macinaggio ma oggi è Domenica e la Capitaneria al pari del distributore sono chiusi e dovrò aspettare sino alle 16.00 per fare carburante e regolarizzare l'ormeggio. Tecnica: un rapido controllo al gommone ma tutto pare a posto e poi domani il meteo parla di un'onda da 30/50 cm in arrivo sul mascone di dritta.

Lunedì 04/06: siamo giunti alla fine, oggi è l'ultima tappa, quella che dovrebbe prevedere i botti d'artificio e invece è e sarà pioggia, vento e onde per l'intera traversata. Mi fermo dinnanzi al distributore per fissare lo Spot 2 e da questo momento inizia a piovere fortissimo e mi è subito chiaro che oggi non ci saranno i 30/50 cm di onda al giardinetto dichiarati dalle previsioni meteo, ma un metro e mezzo sulla prua del BWA; non dico questo per lamentarmi, so benissimo che chi fa il meteo non possiede la palla di vetro e che alla natura non gliene può fregare di meno deile loro formule matematiche, specie in un anno ricco d'instabilità come questo; quello che mi preme sottolineare è che se si decide di partire bisogna essere coscienti di ciò che si va ad affrontare e questo è uno dei motivi che mi hanno portato a navigare in solitario. Tutto a bordo è ben stivato e allora vamos ad affrontare quella che non sarà una giornata facile. Non perdo tempo a cercare il passaggio tra le isole Finocchiarole ma le aggiro tenendo giù la manetta per quel che il mare mi concede; breve sosta per immortalare il tempo dalle parti della Giraglia, poi riprendo la corsa mentre i tuoni fanno sentire la loro potente voce e i lampi rischiarano i nuvoloni carichi di pioggia. Descrivere la tappa di oggi non è semplice e rischierei di passare per mitomane e/o sborone ma vi garantisco che per alcuni tratti è stata durissima con il mare che continuava a girare e la violenza della pioggia che a tratti mi limitava la visibilità a pochi metri. Nonostante questo il contanodi del Raymarine mi diceva che correvo forte, quasi sempre vicino ai 20 nodi e credo sarebbe stato bellissimo vedere il BWA volare sulle onde. A circa metà della traversata mentre ricadevo da un voletto, una seconda onda maligna colpiva il mascone di sinistra con il risultato pratico di far volare lo Spot che atterrava davanti ad uno degli ombrinali e di sganciare lo schienale del sedile poppiero, due inconvenienti peraltro risolti rapidamente. Alle 12.45 accosto alla banchina de Il Pontile per scaricare i miei bagagli, poi attraverso il canale verso il Marina dell'Aeroporto dove il mio compagno d'avventure Giovanni Micheli e gli amici della Cecar Nautica mi aspettano per caricare il gommone che tornerà subito nella sede della Jewel Marine. Qualcuno dice che da ogni viaggio si torna diversi, credo sia vero...

Le tappe

1° Genova – Diano Marina 76 miglia

2° Diano M. - Cavalaire sur mer 65 “

3° Cavalaire – Calvi 105 “

4° Calvi – Aiaccio 60 5°

5° Aiaccio – Stintino 68 6°

6° Stintino – Cannigione 65

7° Cannigione – Solenzara 50

8° Solenzara – Marciana Marina 70

9° Marciana M. - Talamone 57

10° Talamone – Macinaggio 80

11° Macinaggio – Genova 94

Miglia totali percorse 790

Ore di navigazione: 45

Consumo totale: 605 lt

Consumo orario: 13,44 lt/h

Percorrenza miglia/lt: 1.31

Velocità media: 17.55 nodi

Prezzi carburante:

Marina degli Aregai (IM) € 1,420 / lt – Cavalaire sur Mer € 1,460 / lt– Estartit 1,123 / lt - Maiorca (distibutore stradale) € 1,112 / lt– Mahon € 1,208 / lt– Alghero € 1,420 / lt.

I protagonisti del raid

Il gommone

Il BWA 22 GTO si è ben comportato in ogni condizione di mare senza manifestare avarie o rotture. Il posto di guida, per la mia taglia, è ottimo da seduto ma un poco risicato nella guida in piedi mentre il monoleva è ben posizionato. I gavoni si sono dimostrati a prova di pioggia battente non lasciando entrare una sola goccia, fattore importante quando si è in stagione non prettamente estiva e il vestiario non deve bagnarsi. Ottimo il l'imbarco del carburante che non ha mai esternato rigurgiti di benzina nei numerosi pieni fatti. Rollbar e plancette hanno resistito alle sollecitazioni e non hanno richiesto interventi di serraggio. Il battello anche a carico leggero possiede una buona direzionalità nelle manovre a lento moto e la carena scorrevole agevola il compito del motore mentre la planata viene raggiunta in modo naturale senza impennate. Ottima l'ergonomia della coperta che permette una facile movimentazione a bordo e buone le finiture sia della vtr che della gomma.

Il motore

L'Honda BF 150 montava un'elica a tre pale in acciaio da 14 e3/4 x 18” ha palesato un tiro ed un'affidabilità rimarchevoli, infatti, non ho mai alzato la calandra, neppure per controllare l'olio, operazione che è stata effettuata al rientro nella sede della Jewel Marine e che ha confermato un consumo praticamente nullo. La spinta sul BWA 22 GTO è vigorosa e a 4.000 r.p.m il battello naviga tra i 24/25 nodi. La miglio performance ottenuta pochi minuti prima dell'arrivo in porto ha sancito un 39,7 nodi a scapito di una carena che era in acqua da 16 giorni.

Il GPS

Il Raymarine Axiom 7 è un GPS cartografico è rapido nelle acquisizioni dei satelliti e semplice da usare; la leggibilità è buona anche in piena luce ed il display tutto vetro è ottimizzato per il montaggio a pannello o a incasso. Il design è elegante e privo di pulsanti mentre l'interfaccia è ben ordinata e facilmente personalizzabile in base ai desideri dell'utilizzatore. Essendo a bordo di un'imbarcazione agile e veloce mi sono sempre servito del GoTo che nella schermata mi offriva rotta, velocità e miglia mancanti all'arrivo, come a dire, tutto ciò che serve per arrivare alla meta.

Sea Adventure ringrazia il cantiere BWA Nautica, Honda Marine Italia, Cocoon, Raymarine, Jewel Marine.

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