Sea Adventure associazione gommonautica sportiva dilettantistica
affiliata al C.S.I. (Centro Sportivo Italiano)
Tunisian GPL Raid 2006 Sono convinto che la scintilla da cui prende avvio qualsiasi tipo di innovazione sia spesso generata dalla casualità degli avvenimenti che accadono intorno a noi. A questa regola non é certo sfuggita questa sperimentazione che mi ha consentito di portare a termine questo lungo ed impegnativo Tunisian GPL Raid. Tutto ha avuto inizio dall'incontro casuale con il dott. Bruno Censi della Società Generale Impianti Gas, che mi ha illustrato tutti i possibili vantaggi derivanti dall'utilizzo del Gpl (gas di petrolio liquefatto) nei moderni motori fuoribordo. Il passo successivo é stato l'incontro, questa volta un pò meno casuale, con Pier Antonio Costamagna, production manager della BRC Gas Equipment, che mi ha permesso di attingere all'immenso patrimonio tecnologico di una delle aziende leader nel mondo in questo particolare settore. Supportato da così solide basi non potevo certo rinunciare al tentativo di provare questo tipo di alimentazione che, almeno sulla carta, offre due importantissimi vantaggi: un drastico calo delle immissioni inquinanti rilasciate in acqua ed un rilevante risparmio economico per l'utente. Consapevole delle difficoltà tecniche e delle ristrette tempistiche da rispettare, mi sono fiondato alla Suzuki Marine dove il progetto di bi/fuelizzare il DF 250 é piaciuto subito a tutti i responsabili tecnici del marchio nipponico. A questo punto non restava che trovare un'imbarcazione ben navigante e adatta a contenere tutti i congegni necessari al funzionamento dell'impianto a GPL. La casualità ha voluto che l'amico Vincenzo Caputo della Nautica Cab di Rodano (MI) avesse in fase di avanzata preparazione il nuovo Dorado 870 che sembrava nato per risolvere i miei problemi: grande a sufficienza per contenere sotto coperta i due serbatoi da 110 lt. di Gpl, oltre ad altri due da 210 lt. per la benzina, e in grado di fornire buone prestazioni anche in versione monomotore. L'eccezionale quartetto formato da Suzuki, Nautica Cab, BRC e Sea Adventure inizia alacremente i lavori e Mercoledì 07 Giugno presso la sede BRC, sita in quel di Cherasco (CN) con la consulenza di Ezio Mirandola e Dario Mezzano della Suzuki Marine, presenzio al primo vagito del Suzuki DF 250 munito di impianto a Gpl. Non tutto gira per il verso giusto a causa dell'elevata temperatura che si registra nella bancata cilindri di sinistra ma, grazie alle giuste intuizioni dei tecnici, le problematiche vengono presto risolte. I giorni passano veloci anche nel cantiere Cab di Rozzano (MI) dove si sta allestendo il nuovo Dorado 870; per la verità i Dorado 870 in costruzione sono due, in quanto il raid prevede la parziale partecipazione di un secondo battello spinto da due motori Suzuki DF 175, in modo da poter mettere a confronto sia le differenze tra la benzina e Gpl, sia i pro ed i contro tra mono e doppia motorizzazione. L'allacciamento dei serbatoi e dell'impianto di carico del Gpl sono di mia esclusiva competenza, in modo da dimostrare la semplicità e la sicurezza offerte da questa tecnologia che é già disponibilissima per la nautica da diporto. L'affannoso varo del Dorado 870 avviene Mercoledì 05 Luglio presso la Nautica Bolis (CO) dove l'abbinamento gommone e motore si dimostra subito quasi perfetto; il quasi andrà velocemente a posto in cantiere con l'alzo di un foro della piastra del motore e la sostituzione dell'elica a tre pale da 18.5" con una da 20". 1° tappa Domenica 09 Luglio: dopo una spasmodica lotta contro il tempo, finalmente il gommone scende in acqua presso la Nautica Emmecar di Codevigo (PD) dell'amico Enrico Mattiazzi, pronto a partire per una nuova ed eccitante avventura. La prima nota positiva del nuovo impianto a Gpl arriva dal distributore stradale dove facciamo il pieno completo di benzina e di gas: qualche litro era rimasto nei serbatoi dalla precedente prova sul lago di Como e così il pieno di verde sentenzia 360 lt. che ammontano a €. 504,00 mentre 180 lt. di Gpl costano €. 116,00! Evviva il Gpl. Un brindisi augurale davanti a piazza San Marco in mezzo a tanti amici tra i quali devo annoverare Gaetano Solarino, Presidente dei Gommonauti Pordenonesi, e Renzo Tasin Presidente del Gommone Laguna Club che é riuscito a far intervenire anche una pattuglia della Guardia Costiera Ausiliaria. Alle 14.30 saluto gli amici e punto la prua su Numana (AN) che dista 120 miglia e mi premetterà di prendere confidenza con il battello e controllare che tutto funzioni a dovere. Sei ore dopo entro nel porto turistico di Numana che é strapieno di barche ma stranamente vuoto e silenzioso; c'é posto soltanto alla banchina del distributore e mentre sono intento a dar volta alle cime l'innaturale silenzio viene lacerato dall'urlo disperato di centinaia di persone. Ma che cazzo succede! Un attimo di smarrimento poi realizzo: di sicuro ha segnato la Francia. Immerso nei miei problemi mi sono scordato della finale del mondiale di calcio. Contemporaneamente al mio ingresso presso il Circolo Nautico di Numana, Pirlo batte il calcio d'angolo che Materazzi infila con precisione nella porta di Barthez. E' il pareggio e.. di colpo divento il portafortuna di tutti i presenti. La telecronaca termina qui poiché descrivere tutto il caos dei festeggiamenti del dopo partita sarebbe alquanto problematico. 2° tappa: sono stravolto, mi sono infilato nel loculo (vedi cabina di poppa) alle 03.30 e già alle 05.30 inizia il via vai dei pescatori che passano davanti alla banchina del distributore che si trova proprio all'uscita del porto, e lo sbattimento del gommone diventa insopportabile. Esco dalla mia cuccia ma a quest'ora é ancora tutto chiuso, quindi, sono costretto ad una partenza anticipata anche se la tappa sino a Pescara non è certo proibitiva. Ho scelto di fermarmi a Pescara per due buoni motivi: primo per ringraziare i responsabili del Marina per la graditissima collaborazione che mi hanno offerto lo scorso anno in occasione del Sea Experience Challenge, secondo perché da queste parti domicilia la famiglia Didomenico, oltre a Carmelina e Lucio che, ne sono certo, non mi faranno mancare i famosi "arrosticini". 3° tappa: non so perché ma stamattina mi sento un pò appesantito e mi riesce di partire soltanto alle 09.00; per fortuna Nettuno si dimostra magnanimo e posso puntare tranquillamente sulle Tremiti che si trovano dritte sulla rotta che mi porterà alla meta di oggi, Mola di Bari. E' sempre un'emozione veder comparire questo piccolo arcipelago che è formato da tre isole principali, San Domino, San Nicola e Capraia o Caprara, più alcuni scenografici scogli quali il Cretaccio e la Vecchia. La navigazione continua senza problemi e, quando il cicalino mi segnala che il Gpl é terminato, non devo far altro che premere l'interruttore che inserisce l'alimentazione a benzina. Alle 17.30, oltrepassato il porticciolo di Mola di Bari, entro nel piccolo canale della Peter Nautica per alare il Cab che ha bisogno di quell'antivegetativa che in cantiere non abbiamo avuto il tempo di applicare. Ad accogliermi alla banchina trovo anche l'amico Peppe Penta responsabile commerciale Suzuki Marine che collabora attivamente all'alaggio del gommone. Fortuna vuole che a poche centinaia di metri dalla Peter Nautica si trovi un distributore stradale di Gpl e visto che il Cab si trova placidamente poggiato su un carrello, possiamo portarlo a fare il pieno. Trascorro la serata in compagnia di Peter e Peppe che mi accompagnano a visitare la splendida Polignano a Mare; é la mia prima volta in questo luogo paradisiaco che mi lascia senza fiato tante sono le bellezze naturali ed architettoniche che mi trovo dinnanzi; domani non mancherò di scattare qualche foto dal mare. 4° tappa: tutti i collaboratori della Peter Nautica, compreso il giovanissimo Nico, sono tutti qui sul molo per salutarmi, e questa é un'immagine che conserverò gelosamente e che immancabilmente salterà fuori ogni volta che il mare troppo duro o qualche contrarierà tecnica mi farà pensare che é arrivata l'ora di smetterla con i raid. Una breve sosta dinnanzi a Polignano per le foto di rito, poi imposto il Navman su punta S.Andrea (Brindisi) che rappresenta il punto più esterno della costa da dove la rotta proseguirà per S.Maria di Leuca che si trova 120 miglia più a sud. 5° tappa: la sosta a S.Maria, grazie alla cortese ospitalità dei marinai locali, mi é costata soltanto qualche maglietta ed un paio di cappellini, il tutto in aperta controtendenza con il prezziario di tanti marina privati che praticano cifre da capogiro. La tappa di oggi prevede l'attraversamento diretto del grande golfo di Taranto che per l'occasione mi offre un maestrale sui 25 nodi che alza una bella onda sulla dritta del Cab, che però sembra non impressionarsi troppo, tant'é che la velocità media ne risente pochissimo. Finalmente un pò di mare al traverso così saprò cose dire all'amico Vincenzo (Caputo) che mi sta ossessionando per sapere se la carena tira acqua a bordo e stasera potrò finalmente riferirgli che l'870 è un battello asciutto e che può andare fiero di questo modello che si sta dimostrando un eccellente navigatore. A circa metà del golfo posso ammirare le evoluzioni di alcuni pesci volanti che spuntano all'improvviso dall'acqua e compiono balzi lunghissimi; sono più grandi di quelli che ho incontrato sinora e sono dotati di doppie ali. Mentre sono intento a seguire questo inatteso spettacolo, uno di loro piomba all'interno della prua del gommone; lascio subito il timone e lo ributto velocemente a mare; questa volta gli é andata bene, speriamo abbia imparato la lezione. Alle 12.45 entro nel porto di Roccella Ionica dove ho appuntamento con il Sig. Giuseppe D'Amico della D.M.T. Petroli di Maierato (Vibo Valentia) per il rifornimento di Gpl; sarebbe davvero tutto o.k se non fosse che l'addetto della Capitaneria mi dice che per effettuare il rifornimento dovevo dare il preavviso almeno una settimana prima. A prescindere che la mia autonomia mentale in questi momenti non arriva nemmeno a fine giornata, cerco pazientemente di spiegargli che una settimana fa non sapevo nemmeno se sarei potuto partire; quanto sopra però non sembra servire a nulla così aspetto il momento fatidico del "tutti a tavola" e faccio entrare di frodo il camion e, per la primissima volta in assoluto, faccio il pieno in banchina. Tutto é andato benissimo grazie allo speciale raccordo realizzato a tempo di record dalla Società Generale Impianti Gas di Fidenza che consente di allacciare il grosso bocchettone della cisterna alle due prese di tipo automobilistico che sono installate a bordo; un grazie speciale all'autista che si é coraggiosamente prestato a quest'operazione di carico clandestina. 6° tappa: con un pò di apprensione metto in moto il Suzuki, poi premo il commutatore sull'alimentazione a Gpl; un paio di minuti di riscaldamento e.. il miracolo avviene, la spia rossa che segnala l'alimentazione a benzina si spegne ed i quattro piccoli led verdi si accendono per segnalare che il Suzuki gira a Gpl. Non ho avvertito nessun calo di potenza o singhiozzo durante il passaggio da benzina a Gpl e questo fa davvero onore ai tecnici della BRC che hanno realizzato ed installato l'impianto sul DF 250. La rotta di oggi avrebbe dovuto puntare su Catania ed il sud della Sicilia invece, causa l'impossibilità del rifornimento di Gpl, risalirò lo stretto di Messina per puntare su Palermo. Oggi é sabato e le cisterne del gas non possono circolare, quindi posso prendermela con calma e fare sosta a Capo D'Orlando per poi proseguire domani per porto Amantea di Punta Raisi, dove lunedì mattina arriverà il secondo rifornimento in banchina. 7° tappa: l'accoglienza della locale Associazione Nautica é stata ottima ed il prezzo di €. 20,00 per un gommone di mt. 8.70 mi sembra quanto mai corretto. Tappa di rilassamento anche oggi visto che il porto di Amantea dista appena una novantina di miglia; la rotta é diretta su capo Gallo, poi una leggera virata a sinistra e arrivo alla meta. Ad attendermi in banchina c'é Fabio Augello e la signora Carmen, responsabili di Barche & Co, depositari del marchio Suzuki. E' il nostro primo incontro ma bastano pochi minuti per far scattare il giusto feeling; bene, da oggi posso annoverare due nuovi amici nella splendida terra siciliana. Un bel pomeriggio di tutto riposo, penso prematuramente, mentre stendo il tendalino parasole, ma evidentemente non sarà così poiché il Baffo, mitico marinaio locale, arriva di corsa e mi ingaggia per soccorrere un'imbarcazione rimasta in panne. Effettivamente sulle poche barche rimaste all'ormeggio non si vede anima viva ma, qualche improperio mi scappa lo stesso. La barca dovrebbe trovarsi appena passato l'aeroporto, invece, dopo affannose ricerche la troviamo una decina di miglia più avanti. Si tratta di un Wellcraft semicabinato di 8 metri con sei persone a bordo che non sembrano possedere elevate attitudini marinare così ci prendiamo la barca a rimorchio e, dopo la rottura di una cima e quasi due ore di traino contro un bel mare di prua riusciamo a condurre felicemente la barca in porto. La serata in casa Augello mi compensa generosamente delle fatiche pomeridiane anche se Le ore scorrono troppo veloci in compagnia dei tanti amici presenti mentre Fabio ci delizia della sua abilità al barbecue. 8° tappa: alle 08.30 arriva Giuseppe, il capo meccanico di Barche & Co, per un check up del Suzuki che conferma che il motore é perfettamente a punto; mezz'ora dopo arriva il camion con il Gpl ed in pochi minuti facciamo il pieno che, a causa del gran caldo esterno, si riduce a 170 litri per una spesa di €.112,00. Finalmente si parte alla volta della Tunisia, previo, però, una breve sosta a San Vito lo Capo per il pieno di benzina. Sono le 10.15, punto il cursore del Navman 5600 dritto su Hammameth, premo il tasto Vai a (Go To) poi abbasso la manetta, porto il motore a 3.800 giri e via, si parte per l'Africa. Sono da poco passate le 15.00 quando il cicalino mi avverte che il gas é finito; stasera farò i conti precisi ma l'intuito mi sussurra che il consumo sia intorno ai 30/31 litri/h alla velocità di 22 nodi; ottimo! Il sole é ancora alto quando entro nell'accogliente Port Yasmine che si trova poche miglia a sud di Hammameth; il porto é modernissimo ed il notevole traffico in entrata/uscita se non altro serve a sveltire le formalità burocratiche: prima di tutto si deve andare alla Gendarmerie des Frontieres, poi si passa alla Douane e, infine, alla Capitanerie per avere il posto barca; il tutto si risolve in circa mezz'ora che rappresenta un’ottima performance per un Paese africano. 9° tappa: la tappa di oggi mi porterà a Bizerte che si trova 130 miglia a nord di Hammameth; grazie al cambio Euro/Dinaro tunisino, i 257 lt. di verde costano circa €.177,00 praticamente lo stesso prezzo del Gpl in Italia. Rincuorato nel portafoglio inizio la risalita della costa che offre spiagge bianche e bellissimi paesini con case in stile moresco contornate dalle svettanti torri delle moschee; passata Kelibia le spiagge si diradano per lasciare spazio alla roccia che diventa la padrona assoluta sino a Bizerta. Entro nel porticciolo accompagnato dal piccolo gommone della Capitaneria che mi indica l'ormeggio sul lato interno della prima banchina galleggiante. Lo slogan di oggi è: porto piccolo, burocrazia grande! Questa é l'equazione pratica con cui bisogna fare i conti da queste parti. I poliziotti sono numerosissimi e tutti vogliono fotocopiare i documenti d'ingresso rilasciatimi ad Hammameth; alla settima richiesta comincio a dare segni d'insofferenza e questo sembra mettere fine a questo stato cose; dimenticavo, qui é importantissimo che l'imbarcazione abbia un nome così ho temporaneamente battezzato il gommone Dorado, visto che questo é il nome della gamma. Terminata la processione di poliziotti, ecco che si profila una rogna ben più seria: c'é il distributore in banchina ma offre soltanto gasolio; una bella seccatura; per fortuna il gentilissimo Chef (capo) della locale Capitaneria mi indica un uomo che gioca a carte nel bar adiacente al suo ufficio: "Noris ti può certamente aiutare". Vado a parlare con il mio uomo che si interessa subito al mio caso e chiama a rapporto il maggiore dei suoi tre figli; insieme fanno il giro delle banchine alla ricerca delle taniche che serviranno per trasportare la benzina. In pochi minuti i due recuperano otto taniche da 20 lt. che carichiamo su un piccolo furgone con cui andiamo al distributore stradale. Risalgo a bordo e con l'aiuto del giovane travaso i 160 litri che mi consentiranno di rientrare in Italia domani; terminata l'operazione travaso, infilo 20 dinari nella tasca di questo volenteroso ragazzino senza che suo padre se ne avveda; il suo sguardo é un luminosissimo mix di incredulità, gioia e riconoscenza, e questa é un'altra immagine che resterà incisa nel grande libro dei ricordi... 10° tappa: dato che le previsioni non sono confortanti e 160 miglia non sono poche, avrei voluto partire prestissimo; ieri sera le ho tentate tutte ma, purtroppo, non sono riuscito a farmi timbrare il passaporto per l'uscita; "Domani alle sette" é stata la risposta dei due poliziotti in servizio. Arrivano le sette, poi le otto ma non si vede nessuno; alle 08.30 arriva il primo poliziotto ma non é quello giusto; alle 08.45 arriva il secondo, ma nemmeno questo é quello giusto; quello giusto arriva alle 09.00 prende i miei documenti e si allontana su un vecchio motorino fumoso. Alle 09.20 é di ritorno e posso finalmente partire; il mare, almeno per il momento, non é cattivissimo e allora via i pensieri tristi, si torna in Italia. Tre branchi di delfini allietano la mia traversata ma nessuno di loro accenna a seguire la scia del Cab diretto verso nord. E' pomeriggio avanzato quando sulla dritta intravedo la sagoma scura di capo Teulada; la mia rotta prevede una sosta a Carloforte per fare carburante poi fermata a Portoscuso dove domattina arriverà il camion con il Gpl. 11° tappa: puntualissimo alle 08.30 arriva il sig. Coccu che in una decina di minuti provvede al pieno di Gpl; terminata l'operazione prendo appuntamento per l'indomani pomeriggio per un secondo rifornimento in quel di Cannigione. Le ultime miglia di navigazione diventano dure a causa del mare che sbatte con una certa violenza sulla prua del Cab, ma il morale resta alto perché a Stintino troverò ad aspettarmi gli amici Marco Giacobbe e Giancarlo Belzer, con relative famiglie, che domani mi accompagneranno sino a Cannigione. 12° tappa: la serata é andata per le lunghe tra racconti e festeggiamenti ed oggi si parte con tutta calma visto che le miglia che ci separano da Cannigione sono soltanto una settantina; un bel bordo dritto da Stintino a S.Teresa di Gallura poi iniziamo ad addentrarci tra le meravigliose isole del parco della Maddalena. Verso le 13.00 secondo incontro con mister Coccu per il rifornimento di GPL che questa volta effettuiamo sul molo di Cannigione alla presenza di molte persone che cercano d'informarsi su quanto sta accadendo; le domande sono sempre le stesse: va davvero a Gpl? E' già possibile montare l'impianto? Ci sono già distributori in banchina? Cerco di rispondere esaurientemente a tutte le domande anche se per il momento molte risposte non le ho nemmeno io. Mi avvicino lentamente al pontile Albatros dell'amico Aldo dove ormeggio in mezzo a tanti amici e provo la confortante sensazione di essere ormai vicino a casa. 13° tappa: 13 porta fortuna, quindi, mare calmo per cui mi concedo una navigazione da perfetto turista nautico: prima punto sull'isola di Budelli per dare un'occhiata alla famosissima spiaggia Rosa poi dirigo la prua del Cab verso il mitico Passo degli Asinelli o Manto della Madonna come viene definito in gergo locale; sono convinto che questo sia uno degli scorci di mare più belli al mondo; non è possibile descriverlo a parole e neppure la macchina fotografica può rendere giustizia a tanta luminosa bellezza; terminato il breve escursus poetico, inizio la risalita della costa orientale della Corsica sino alla meta rappresentata dal porto di Macinaggio, ultima sosta prima della tappa finale. 14° tappa: sono le 07.30 e sono pronto per affrontare l'ultimo tratto di mare di questo Tunisian Raid 2006: le speranze che nutrivo sul buon funzionamento del sistema Gpl sono state tutte confermate: la resa in potenza si é dimostrata praticamente eguale alla benzina e nessun inconveniente meccanico o elettronico si é verificato durante le tante miglia percorse; inoltre, le emissioni nocive sono nettamente inferiori ed il prezzo, almeno per il momento, é inferiore di oltre il 50% a quello della benzina verde. Le ultime 90 miglia, grazie al mare calmo e all'assenza di vento, si trasformano in una comoda cavalcata che mi porta davanti alle banchine dell'associazione Il Pontile di Genova Pegli dove una piccola folla si é radunata per salutare il mio arrivo. Ci sono davvero tutti, la famiglia, gli amici oltre ad un ospite particolarmente gradito che risponde al nome di Enzo Barlocco, come a dire la voce dell'emittente televisiva LA7 che ci arriva direttamente dal campo di regata della Coppa America. E...chissà che la prossima avventura non riguardi proprio l'atto finale della più famosa regata velica del mondo. Le tappe 09/07 Venezia - Numana - mg. 120 Ore di navigazione a benzina: 57.4 Consumo benzina: lt. 1.645 (costo € 2.42,00 al lt) I protagonisti del raid Il gommone Il Dorado 870 utilizzato per il Tunisian GPL Raid é il primo di una nuova serie prodotta dalla Nautica Cab di Rodano (MI). Questo nuovo modello abbina notevoli doti di navigazione a livelli costruttivi di pregio, che lo rendono particolarmente idoneo alla navigazione "ogni tempo". Le parti in VTR sono realizzate mediante componenti di elevata qualità, quali il gel neopentilico e resine isoftaliche rinforzate da stuoie in vetro multiassiale, il tutto rigorosamente stratificato a mano da personale altamente qualificato. La parte gommata è interamente costituita da un tessuto di neoprene/hypalon della prestigiosa serie ORCA della Pennel & Flipo, nella grammatura da 1670 D.Tex. Esemplare il sistema autosvuotante statico che é costituito da due ombrinali di grosso diametro, incassati a filo del piano di coperta, e dotati di apposite unghie per facilitare la raccolta delle acque. Il musone di prua é libero da inutili ingombri per agevolare la salita/discesa dell'equipaggio mentre le plancette poppiere si dimostrano particolarmente utili in occasione dei controlli periodici al motore. Esuberante l'autonomia di navigazione garantita da due serbatoi benzina da 210 lt. cad. posizionati sotto la seduta di guida mentre i due serbatoi del GPL, di tipo automotive, hanno una capacità di 110 lt.cad. e sono stati sistemati in carena a centro battello; il vano é stato dotato di aspiratore di sicurezza (blower) e l'ispezione visiva avviene attraverso il portello anteriore della consolle. I bocchettoni di carico del Gpl sono stati sistemati all'interno di una vaschetta munita di coperchio e posizionata sul lato sinistro della seduta di guida, onde facilitare il rifornimento, sia tramite la classica pistola di carico, sia mediante l'apposita valvola in dotazione alle autobotti stradali. Il motore Il propulsore modificato con tecnologia Bi-fuel dalla BRC di Cherasco (CN) é il Suzuki DF 250 a 4 tempi. Leader nelle vendite tra i motori fuoribordo di grande potenza, il Suzuki DF 250 é caratterizzato da un ciclo a 4 tempi ed é dotato di alimentazione ad iniezione elettronica (EFI); l'architettura è a V con i 6 cilindri disposti a 55° per una cilindrata complessiva di ben 3.614 cc. Le valvole sono quattro per ogni cilindro (24 totali) e sono comandate da quattro alberi a camme in testa, due per ogni bancata di cilindri. L'altissimo livello tecnologico di questo progetto raggiunge il culmine mediante il variatore di fase VVT; questa soluzione, infatti, consente un notevole ampliamento della coppia motrice unita ad un sensibile aumento delle prestazioni ai regimi più elevati. Un'altra nota di particolare rilievo, peraltro presente anche nei modelli di minor potenza, risiede nel disassamento (offset) presente tra l'albero motore e l'albero di trasmissione, un'esclusiva tecnologia che consente di ottenere due preziosi vantaggi: lo spostamento del peso del motore verso l'interno dell'imbarcazione e l'utilizzo di un piede dotato di un miglior profilo di penetrazione idrodinamica; il tutto si può riassumere in un miglior assetto dell'imbarcazione ed in una sensibile diminuzione delle resistenze idrodinamiche, quindi, in un minor consumo di carburante. La timoneria Per poter gestire al meglio il Suzuki DF 250 abbiamo installato una timoneria idraulica della Ultraflex di Busalla (GE) composta da una pompa UP 28 F e dal cilindro a montaggio frontale UC 128 OBF. La timoneria così formata ha palesato un corretto sforzo sul volante e non ha richiesto rabbocchi o manutenzioni particolari; soltanto nelle prime ore di funzionamento si è manifestata una piccola fuoriuscita d'olio dal tappo della pompa. A fine raid nessun particolare presentava segni di corrosione o di usura. Apparati di navigazione Un raid così impegnativo abbisogna di strumenti di navigazione e di sicurezza dotati di notevole precisione e grande affidabilità, per questo motivo abbiamo scelto di utilizzare il plotter cartografico a colori Navman Tracker 5600 presente nel catalogo della Plastimo. Il Tracker 5600 utilizza le nuove carte elettroniche prodotte dallaC-Map di Viareggio, leader mondiale nel settore della cartografia elettronica. A compendio degli strumenti elettronici abbiamo installata una bussola magnetica mod. Offshore 105 della Plastimo. Il pool di aziende che hanno collaborato tecnicamente al GPL Tunisian Raid: Cantiere Nautica Cab via Kennedy 9/a Rodano (MI) Suzuki Marine Italia corso F.lli Kennedy 12 Robassomero (TO) BRC Gas Equipment via La Morra 1 Cherasco (CN) Società Generale Impianti Gas via San Faustino 28 Fidenza (PR) Aziende fiduciarie della SGIG che hanno eseguito i rifornimenti di GPL: D.M.T Petroli loc. Maierato (Vibo Valentia) sig.Giuseppe D'Amico Gas Impianti Sud - Consorzio Artigiano Iccara loc. Carini (PA) sig, Giuseppe Cusumano CIMEGAS Adriatica - S.P. 231 km.34.150 Corato (BA) sig.Atzeni | |
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